Genere: Mistery
Editore: Giunti
Traduzione: Elena Reggiani
Data uscita: 13 luglio 2011
Totale pagine: 247
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Trama: Benvenuti a Ondine, soporifero paesino della Louisiana in cui non succede mai niente. L'unico fatto degno di cronaca risale a molti anni fa, quando un ragazzo scomparve misteriosamente. C’è chi dice che sia affogato nel lago, chi sostiene che sia scappato lontano. Questo posto dimenticato, popolato da ragazzini indolenti, vecchi benpensanti e manovali non offre molti diversivi per Iris e Colette. Le due amiche inseparabili si preparano a passare l’afosa estate dei loro quattordici anni fra noia e sogni di fuga dalla monotonia. Ma quella caldissima estate, inaspettatamente, si rivela per loro piena di segreti, misteri e scoperte, tra l’emozione di esperienze normali, come il primo amore, e paranormali, poiché a Ondine il posto più vivo sembra essere il cimitero.
💭Il mio pensiero💭
Dopo circa 7\8 anni ho ripreso tra
le mani questo libro e finalmente sono riuscita a concluderlo.
La protagonista principale, Iris,
durante una seduta spiritica insieme alla sua migliore amica Colette, riesce a
evocare un fantasma, un ragazzo di nome Elijah che anni prima era stato
dichiarato scomparso e incuriosite dall’accaduto decidono di scoprire il motivo
per il quale all’epoca non si riuscì a trovare il corpo.
Inizia così una sorta di caccia
all’uomo scomparso paranormale tra tavole Ouija e interrogatori.
I personaggi principali sono
adolescenti di 14 anni, Iris è una ragazzina testarda e coraggiosa mentre la
sua migliore amica ha un atteggiamento altezzoso e spocchioso che non mi è
piaciuto.
A mio avviso ci sono dei
personaggi secondari totalmente inutili come la madre di Colette, le scene in
cui appare non danno niente alla storia, non hanno proprio senso, è solo
contorno inutile.
La storia in generale è carina, è
una lettura leggera e scorrevole, la scrittura è molto semplice ma in alcuni
punti frettolosa, per quanto riguarda i dialoghi certe volte sono banali e
infantili.
L’atmosfera che viene trasmessa è
attinente al fulcro principale del racconto, mi ha dato l’impressione di una
cittadina sperduta, cupa e spettrale.
Ci sono state delle scene che
personalmente mi hanno messo un pochino d’ansia, ma io sono abbastanza fifona e
facilmente impressionabile, quindi per altri potrebbe non essere così, sono
sempre cose molto soggettive.
La conclusione è la parte
migliore, il motivo per il quale il corpo non venne ritrovato anni prima è
geniale, è stato un colpo di scena ben riuscito.
-Obscura💜
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