Autore: Leigh Bardugo
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Traduzione: Fabio Paracchini e Lorenza Pellegri
Data uscita: 29 ottobre 2019
Totale pagine: 476
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-Trilogia shadow and bone: tenebre e ossa, assedio e tempesta, rovina e ascesa;
-Dilogia six of crows: sei di corvi e il regno corrotto;
-Dilogia dedica a Nikolai: il re delle cicatrici e la legge dei lupi.
💭Il mio pensiero💭
Buon salve lettori, oggi
ritorniamo con una nuova recensione e parliamo ancora una volta del mondo
GrishaVerse, in particolare dell’ultimo volume della dilogia Six of Crows: il
regno corrotto.
La storia viene sempre narrata in
terza persona ed è divisa in 6 parti, essendo un libro che si avvicina quasi
alle 500 pagine la suddivisione del racconto mi ha aiuta ad organizzare meglio
la lettura. I punti di vista questa volta non
saranno solo 5, come in sei di corvi, ma 6, infatti a giudicarsi un posto
ufficiale nella banda è Wylan.
Il volume riparte da dove ci
eravamo lasciati con il precedente, gli scarti escogitano un piano per salvare
Inej e prepararsi alla dura battaglia che dovranno affrontare per riuscire a
salvare il mondo Grinsha. Nel frattempo Kaz è sempre un passo avanti ed è determinato a compiere la sua vedetta personale.
È una storia che si basa su sotterfugi,
complotti politici, rancori e vedette ma c’è anche una forte determinazione nel
salvare e aiutare un popolo che viene continuamente perseguitato.
Nell’arco della narrazione
conosciamo meglio il mercantuccio Wylan, come altri membri della banda anche
lui ha avuto un passato insolito e difficile, è un personaggio molto tenero e spesso ingenuo ma con il tempo è riuscito a prendere confidenza con le usanze di Ketterdam.
In questo libro si approfondiscono maggiormente i legami tra i protagonisti: Jasper e Wylan iniziano a concretizzare quello
che sentono l’uno per l’altro, nella relazione tra Nina e Matthias comincia ad esserci
una maggiore intesa e intimità, mentre tra Kaz e Inej continuano ad esserci parole
non dette.
I capitoli che precedono il finale
sono quelli che mi hanno emotivamente sconvolta, non sono stata d’accordo con determinati
avvenimenti. Il finale in sé, invece, chiude in modo semplice ed emozionante una storia turbolenta.
Come in sei di corvi anche in
questo caso la narrazione non è leggera, ci sono molti dettagli, nomi e
informazioni da ricordare per non perdere il filo conduttore, ma in generale si riesce a capire
il senso delle vicende raccontate.
In conclusione mi sono affezionata
a questi personaggi, ognuno è tanto particolare e unico a modo suo, le loro storie
mi hanno coinvolto e tenuto compagnia, mi dispiace finire questo viaggio ma se
come me volete continuare ad immergervi nel mondo Grisha non perdetevi la dilogia
dedica a Nikolay Lantsov.
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