Genere: Narrativa mitologica
Editore: Newton Compton Editori
Collana: 3.0
Traduzione: Mariafelicia Maione
Data uscita: 2 dicembre 2021
Totale pagine: 284
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Trama: Radiosa, innocente, la più pura tra le
sacerdotesse di Atena. La bellezza di Medusa va ben oltre quella dei semplici
mortali. Per questo, quando lo sguardo colmo di lussuria del dio Poseidone cade
su di lei, l’unico luogo in cui spera di trovare rifugio è il sacro tempio
della protettrice dei greci. Ma nessuno può sfuggire a un dio. E la divina Atena,
signora delle arti e della guerra, non avrà pietà per colei che ha profanato la
sua casa. Poco importa che Medusa, violata nel corpo e nello spirito contro la
propria volontà, implori il suo perdono.
Da questo momento il male che le è
stato inflitto diventerà la sua corazza e abbraccerà l’oscurità, in esilio,
perché chiunque altro le ha voltato le spalle. Si trasformerà nel mostro che
gli altri hanno deciso che doveva essere.
Nel frattempo, un giovane di nome
Perseo si appresta a partire con la missione di uccidere Medusa. La storia
dell’eroe Perseo e del mostro Medusa è stata raccontata molte volte.
Questa è un’altra storia.
In un tempo in cui gli dèi
camminano tra i mortali, il confine tra la gloria e l’infamia è estremamente
labile. Ma ogni mito ha bisogno di eroi e di mostri.
💭Il mio pensiero💭
Buon salve lettori, oggi ritorniamo
a parlare di mitologia greca, in questo caso di un mito molto noto: il mito di Medusa, riproposto dall’autrice Hannah Lynn.
Purtroppo sono rimasta delusa da questa lettura, Medusa è uno dei miei personaggi preferiti della storia
greca, e dopo aver letto Circe, nonostante si tratti di un'altra autrice, mi
aspettavo qualcosa di simile.
Il racconto è narrato in terza
persona ed è diviso in due parti, nella prima ci viene decritto il mito di
Medusa, la trasformazione da sacerdotessa a gorgone, nella seconda invece viene
introdotto il personaggio di Perseo e la storia prende il suo punto di vista. Questo
ha distolto però l’attenzione su quella che dovrebbe essere la protagonista
principale, avrei preferito che tutta la storia fosse incentrata sul punto di
vista di Medusa.
Lo stile di scrittura è
scorrevole, si riesce a leggere velocemente ma è poco descrittivo, le
riflessioni di Medusa sono approssimative, non viene espresso a fondo quello
che prova, nel modo in cui si sente a vivere in una situazione ingiusta o di
come alla fine riesce ad adattarsi alla sua nuova condizione, in generale è riduttivo
e veloce.
La parte che ho apprezzato maggiormente
è stata la scena finale, dove tra l’eroe e il ‘mostro’ nasce una sorta di complicità.
Può essere una lettura carina e
senza impegno se ancora non conoscevate questa storia, personalmente non ho
trovato nulla di innovativo o di speciale, non sono riuscita ad entrare in empatia con la protagonista e la storia non è riuscita a catturarmi.
Prossimamente sul blog uscirà la recensione del secondo volume della Lynn, 'La vendetta degli Dei'.
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